Cantata di San Sabba: concluse le rappresentazione
14 March 2002
Sabato 9 alla presenza di trecento studenti delle classi quinte delle scuole superiori di Novi Ligure si sono concluse le rappresentazioni della CANTATA DI SAN SABBA, lo spettacolo organizzato dalla Presidenza del Consiglio provinciale e dall’Istituto storico della resistenza per celebrare il GIORNO DELLA MEMORIA.
Poco meno di duemila ragazzi delle scuole della provincia (oltre a Novi Ligure, anche Alessandria, Casale, Tortona), più altri settecento studenti vercellesi, hanno partecipato con interesse ed attenzione alle vicende narrate e cantate dagli attori del Nuovo Palcoscenico e dai sessanta componenti dei cori Panatero di Alessandria e CasaleCoro diretti da Giuseppe Costantino e dal Maestro Gianmarco Bosio.
Si è trattato forse della più originale iniziativa realizzata in ambito regionale in occasione del Giorno della Memoria, non solo per il carattere di vastissima partecipazione che ha ottenuto (grazie ad un puntuale collegamento con il mondo della scuola), ma anche per le caratteristiche di originalità di uno spettacolo di alto valore artistico realizzato con risorse umane e culturali del territorio.
Lo spettacolo ha saputo affrontare un argomento quanto mai impegnativo (le vicende del lager chiamato “Risiera di San Sabba”, l’unico campo di sterminio presente in Italia, e l’unico in Europa collocato entro la cerchia urbana di una grande città, Trieste) con viva forza drammatica e forte capacità di coinvolgimento emotivo: il testo originale di Renato Sarti, adattato e parzialmente ridotto, è stato accompagnato ed intercalato dalle musiche forti e fascinose dei Chichester Psalms di Leonard Bernstein, con un risultato di marcata originalità e di grande impatto comunicativo.
Il Presidente Davide Sandalo, presente a tutte le iniziative per portare il saluto del Consiglio provinciale che all’unanimità aveva deliberato di organizzare la celebrazione, ha sempre ricordato ai giovani partecipanti il dovere della memoria, che la legge del Parlamento ha stabilito nell’indicare la data del 27 gennaio, giorno dell’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz.
Lo spettacolo è ora a disposizione di quelle istituzioni (Comuni, scuole, associazioni) che ne volessero rinnovare la rappresentazione nelle occasioni che ritenessero adatte: in epoca estiva anche all’aperto, nei mesi freddi in teatri, auditorium, sale adeguate o altro.
L’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria è a disposizione di chi volesse approfondire questi aspetti.