CON LE MANI E LE PAROLE | Teatro, intercultura e pari opportunità
12 May 2005
CON LE MANI E LE PAROLE | Teatro, intercultura e pari opportunità
Si stanno concludendo i tre laboratori di narrazione multietnica della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, coordinati da Vittoria Russo e dedicati alle donne immigrate.
Dopo il successo della rappresentazione teatrale “DA LA’ A © QUI . Storie di viaggio di ragazze e ragazzi”, andata in scena sabato 7 maggio ad Acqui, come momento conclusivo del Laboratorio condotto da Laura Bombonato con gli studenti dell’Istituto d’Arte, venerdì 20 maggio, al Teatro Comunale di Alessandria, sala Ferrero, si potrà assistere a CON LE MANI E LE PAROLE. Racconti dal mondo intorno al pane e al mais.
Ha condotto il laboratorio Guido Castiglia, della Compagnia Nonsoloteatro, che ha inteso approfondire un aspetto della quotidianità che spesso cela culture, abitudini e modi di pensare molto lontani tra loro: il cibo; il cibo come memoria e come vissuto.
“L’esperienza realizzata lo scorso anno – dice il regista Guido Castiglia – ha reso evidente che un percorso di rielaborazione di vissuti, di memorie e di emozioni, filtrato dalla teatralità, restituisce alle partecipanti, ma altresì alla cittadinanza, un bagaglio di emozioni e d’informazioni che arricchiscono e fortificano quel senso di condivisione umana utile ad una giusta integrazione delle culture e delle persone.
Come lo scorso anno, donne provenienti da altri paesi hanno voluto mettersi in gioco e realizzare un dono vestito di teatralità; ma questo laboratorio si è arricchito della presenza di donne italiane che hanno giocato, in un reale scambio multiculturale, con il cibo dei propri ricordi”.
Sulla scena, dunque, saranno storie al femminile, storie di mani e di farina, da varie parti del mondo, da quelle che usano il grano a quelle che usano il mais.
Il ricordo delle mani che impastano,
dei sorrisi o degli sguardi smarriti intorno,
il suono della pioggia sulla frittura,
la gioia degli incontri,
il senso di appartenenza contenuto in un pane,
in una tortilla di mais o nel pane delle feste dell’Est…
questo mi interessava far emergere
dalle memorie delle donne partecipanti
per nutrirci di quei frammenti di vita e di cibo,
condividendo culture ed emozioni,
come una grande torta comune, multietnica, amica.
Con la rappresentazione
vogliamo offrirne una fetta anche a te.
Guido Castiglia