Per le Celebrazioni del 25 Aprile a Pontecurone. I Ragazzi dell’Ovest spettacolo teatrale
19 April 2009
Venerdì 24 aprile a Pontecurone
ORE 21.15 – Oratorio San Francesco
TeatrOvunque presenta I Ragazzi dell’Ovest dal libro di Pietro Porta
Riduzione teatrale di Antonio Carletti con:
- Antonio Carletti, narratore;
- Santiago Moreno, chitarra;
- Facundo Moreno, chitarra;
- Tommaso Rolando, contrabbasso.
Tortona, 1943. Franco, quattordici anni, coi compagni della banda dell’Ovest, vive in un quartiere compreso tra un torrente, la ferrovia e alcune fabbriche. L’otto settembre i ragazzi intraprendono piccole azioni di disturbo, scritte sui muri, affissioni di manifestini inneggianti alla libertà. La scelta di stare “dalla parte giusta”, quella dei padri operai e degli altri coetanei partiti per la lotta partigiana, è istintiva ma decisa, e conduce i ragazzi dell’Ovest attraverso diverse peripezie (tra cui la dura esperienza del carcere), concluse dalla partecipazione alla liberazione della loro città, il 25 aprile 1945.
Marco Acerbi è stato l’artefice dell’incontro tra me (Antonio Carletti) e Pietro Porta. Il risultato è questa narrazione. Con molta cura e timore ho ridotto a spettacolo teatrale il libro di Pietro… e atteso il suo commento:
“Grazie del lavoro, che a una rapida lettura mi sembra un buon lavoro. Complimenti. Sono anche consapevole delle difficoltà; quel testo intreccia così tanti piani che è difficile isolare un percorso. Quello che hai individuato tu mi sembra il più diretto e fattibile…”
Dunque… buon ascolto!
Antonio Carletti, attore e autore teatrale, nasce a Genova il 9 aprile del 1966. Le storie che scrive e racconta sono realmente accadute nel ‘900, il periodo a cui si interessa. Storie di guerra, di stragi, di deportazione, di personaggi storici, di matti.
Questa narrazione ha debuttato alle “Valli Unite” di Tortona (AL) il 29 giugno 2008.
“La storia bisognerebbe continuare a raccontarla daccapo ogni volta, i fatti, i testimoni attendibili o meno, pianti e pugni chiusi dentro le tasche. La storia di quelli che vennero uccisi, di quelli che li videro morire ma anche di quelli che non li videro, ma andarono a curiosare a cose fatte, di quelli che ne sentirono solo parlare e ne parlarono. La storia. Se no l’atto diventa di marmo, e i simboli l’hanno vinta, con la loro pretesa di riassumere sempre tutto e una volta per tutte.” Dal libro di Pietro Porta
Per questo dobbiamo essere grati a Pietro Porta e ai suoi ragazzi dell’Ovest: perché una volta di più ci raccontano e ci aiutano a ricordare questa storia di infanzia e di lotta, di coraggio e di ferocia, col suo ritmo epico ma senza retorica. E ad amarla per quel che fu e per quel che ancora può darci nella misura del vivere civile alla quale tanto teniamo.
-Antonio Gibelli
Pietro Porta, nato a Tortona in provincia di Alessandria, da alcuni lustri si occupa della storia sociale e della cultura popolare del territorio di appartenenza. Questa prova letteraria si innesta in tale percorso di studi.
Durata ca 70 min.