- Claudio Dellavalle, Ricordo di Oscar Luigi Scalfaro
- Rosalba Altopiedi, Sara Panelli, Il grande processo
- I lunghi anni Sessanta. Intervista a Bruno Cartosio (a cura di Cesare Panizza)
- Abusi di memoria. Negare, banalizzare, sacralizzare la Shoah. Intervista a Valentina Pisanty (a cura di Cesare Panizza)
- Laurana Lajolo, “Mi chiamo Mohamed e sono italiano”. Da un laboratorio didattico sulla Costituzione a una proposta sulla nuova accezione di cittadinanza
Quaderno di storia contemporanea n. 51
1 September 2012
È disponibile il 51° Quaderno di storia contemporanea, edito grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Di natura miscellanea, questo numero del semestrale dell’ISRAL si apre con un ricordo di Oscar Luigi Scalfaro presidente dell’INSMLI di Claudio Dellavalle e con un’ampia sezione dedicata alla vicenda Eternit che ospita contributi di Rosalba Altopiedi e Sara Panelli (pubblico ministero presso il Tribunale di Torino incaricata del processo), di Eleonora Celoria e di Gabriele Franco.
Nelle altre sezioni emergono alcuni temi conduttori: l’impresa libica preceduta (Arata, Di Sante) dal sedimentarsi di uno specifico immaginario colonialista italiano (Proglio) e che insieme ad altre vicende avrebbe alimentato una letteratura post coloniale particolarmente ricca di voci femminili (Gola e Campese); una memoria quella dell’esperienza coloniale oggi strettamente sollecitata dai fenomeni migratori attuali e dai complessi problemi di ridefinizione identitaria da essi sollevati (Lajolo).
Due interviste (Cartosio, Pisanty) offrono elementi di riflessione circa il mestiere dello storico oggi, mentre alcuni contributi (Ballerino, Canegallo) riflettono su temi (la Borsalino e la classe dirigente alessandrina) e vicende (il grande sciopero allo jutifico di Carrosio del 1926) locali.
Manganelli offre alcuni elementi di riflessione sul movimento del ’77 nel nostro paese, mentre Braga e Ferrari si soffermano rispettivamente sulla figura di Charles Fourier – come architetto e urbanista – e di Virginia Marini.
Infine, Balduzzi e Rapetti commentano gli scritti di Adriano Bianchi.