È uscito il n56 del Quaderno di Storia Contemporanea

Indice

5 January 2015

Il 56° Quaderno di storia contemporanea ha natura di miscellanea.

Molti dei contributi che vi compaiono nascono però dall’esigenza di ripensare, andando al di là di una logica celebrativa, le due guerre mondiali, eventi traumatici che hanno segnato la prima parte del novecento e ancora oggi segnano in profondità la nostra memoria storica. Una vicenda particolare, il cui valore fu a lungo disconosciuto, è al centro del saggio di Vittorio Rapetti e Antonio Visconti (La resistenza dei militari: ricerca storica e memorie personali), quella degli IMI, i prigionieri di guerra italiani in Germania, che apre la Sezione Studi e Ricerche.

Di didattica della resistenza a settant’anni di distanza si occupa invece Laurana Lajolo (Insegnare la Resistenza settant’anni dopo) con una lunga riflessione ospitata nella sezione Problemi e Materiali didattici. Strettamente connesso alle vicende della guerra e della resistenza è anche il saggio di Agostino Pietrasanta (L’azione politica del gruppo dossettiano (1947-1951)) su Giuseppe Dossetti, in cui si ricostruisce la breve stagione dell’impegno politico nelle file democristiane del sacerdote reggiano.

Alla prima guerra mondiale fa invece riferimento il saggio di Franco Castelli (Bim bim bom – al rombo del cannon…”. La Grande Guerra fucina di canti) sui canti nati nelle trincee e una ricognizione di quanto di meglio prodotto dalla storiografia italiana e internazionale in occasione del centesimo anniversario dello scoppio del conflitto che dobbiamo ad Antonella Ferraris (Due colpi di pistola e un’immane catastrofe. Storiografia recente sulla Prima guerra mondiale.)

La sezione Studi e ricerche è completata da un saggio di Fabrizio Meni (“Vai Girardengo, grande campione…”. La storia vista dal manubrio di una bicicletta) in cui la storia della mobilità in bicicletta si interseca con quella dei movimenti sociali e dell’immaginario popolare.

La sezione Note e Discussioni ospita invece un contributo di Cesare Manganelli (La strage del carcere di Alessandria, la lotta armata e la strategia politica dei Nuclei armati proletari (1974-1975)) in cui la strage del carcere di Alessandria del 1974 viene letta nel contesto più ampio di progressiva radicalizzazione del mondo carcerario italiano. Nella stessa sezione compare una breve nota di Roberto Lasagna su Pasolini documentarista (Sopralluoghi pasoliniani). In Fonti, archivi e documenti Cesare Manganelli (Tre elenchi dei deportati a Voltaggio: correzioni, integrazioni ed aggiunte) ricostruisce l’elenco completo dei deportati dal paese di Voltaggio.

L’inserto fotografico è dedicato all’opera scultorea di Giovanni Rapetti (Un artista poeta. Giovanni Rapetti (1922-2014)).

Il Quaderno di storia contemporanea è acquistabile on line in formato ebook su tutte le principali piattaforme di vendita.

Laurana Lajolo, Questo numero

Studi e ricerche

Vittorio Rapetti, Antonio Visconti, La resistenza dei militari: ricerca storica e memorie personali Agostino Pietrasanta, L’azione politica del gruppo dossettiano (1947-1951) Fabrizio Meni, "Vai Girardengo, grande Campione..." La storia vista dal manubrio di una bicicletta Franco Castelli, "Bim bim bom - alrombo del cannon...". La Grande Guerra fucina di canti

Note e discussioni

Cesare Manganelli, La strage del carcere di Alessandria, la lotta armata e la strategia politica dei Nuclei armati proletari (1974-1975) Roberto Lasagna, Sopralluoghi pasoliniani

Problemi e materiali didattici

Laurana Lajolo, Insegnare la Resistenza settant'anni dopo Antonella Ferraris, Due colpi di pistola e un'immane catastrofe. Storiografia recente sulla Prima guerra mondiale  

Fonti, archivi, documenti

Cesare Manganelli, Tre elenchi dei deportati a Voltaggio: correzioni, integrazioni e aggiunte  

Inserto fotografico

A cura di Franco Castelli, Un artista poeta. Giovanni Rapetti (1922-2014)