Rassegna Migrazioni – Primo incontro
10 February 2019
Mercoledì 20 febbraio, alle ore 15,30, presso i locali del nostro Istituto si aprirà la rassegna “Migrazioni. La chance della diversità, le opportunità dell’incontro”
Nel primo appuntamento sarà con noi Marco Aime, antropologo dell’Università Genova, tra le sue ultime pubblicazioni L’isola del non arrivo. Voci da Lampedusa (Bollati Boringhieri, 2018).
La rassegna offrirà un’articolata riflessione sul tema del fenomeno migratorio, con tutto il suo portato di correlazioni storiche, sociologiche, antropologiche e giuridiche.
Mobilità, pluralità, meticciato. E, ancora, accoglienza, corridoi umanitari, rimesse, cooperazione, odi latenti e nuovi scenari. Quando si parla di migranti, ci si schiera sempre ideologicamente e pochissimo o niente si cerca di comprendere.
Intanto, si deve iniziare dalle domande più importanti, e a ben vedere le più semplici: cosa spinge i migranti a partire? Quali effetti producono le migrazioni su chi resta? Quali sono le ricadute sulle popolazioni autoctone dei paesi ospitanti? che poi è il tema che, egoisticamente, forse paradossalmente, ci interessa di più.
C’è la storia del colonialismo e non solo da considerare, le conseguenze economiche e politiche da valutare, le strategie da attuare: insomma è in gioco il futuro del mondo nostro e dei nostri figli, e non si devono lasciare le leve del potere ai “dilettanti”.
Dovremmo informarci meglio tutti. Sarebbe necessaria una “disponibilità dei ceti più abbienti a finanziare il trasferimento di risorse verso quelli più bisognosi”, come dice Paul Collier, autore del testo Exodus (Oxford University Press, 2015): stato sociale e fiducia in un sistema fiscale efficiente, insomma. E quindi, al di là delle problematiche che “ci passano sopra la testa”, che dipendono dalle politiche internazionali, dall’economia mondiale, sarebbe bene farsi un esame di coscienza. Quali soluzioni allora?
Alcune ipotesi, da affrontare nel corso delle giornate di incontro previste: l’apertura di canali legali di ingresso anche ai migranti economici, in modo da disincentivare gli sbarchi; la gestione del fenomeno a livello europeo; l’accelerazione delle pratiche di riconoscimento di asilo; l’investimento in politiche accelerate e mirate di integrazione linguistica e culturale, e di formazione professionale e orientamento al lavoro a uso anche degli autoctoni.
Gli incontri hanno valore di corso di aggiornamento per il personale docente.
Gli incontri sono stati organizzati grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.