Resistenza. Spazi e percorsi. 75° Quaderno di storia contemporanea

28 August 2024

Resistenza. Spazi e percorsi è il titolo del 75° Quaderno di storia contemporanea. Il nuovo numero della nostra rivista torna ad occuparsi di resistenza soffermandosi sulla pluralità di percorsi interni a quell’esperienza e sui suoi diversi esiti memoriali, in relazione ai diversi contesti geografici e sociali in cui essa avvenne. Il lettore si muoverà dai Nebrodi dove Francesco Carini ha ricostruito la vicenda di alcuni partigiani siciliani dimenticati, alla Val Borbera, scenario geografico e contesto comunitario della divisione garibaldina Pinan Cichero, qui rivisitata da Pier Maria Ferrando. A  quella valle, in una fedeltà alla scelta resistenziale che si fa anche fedeltà ai suoi luoghi, rimase sempre legato Giovanni Battista Lazagna della cui biografia  Daniele Borioli dà ampio conto. Una scelta altrettanto impegnativa dal punto di vista etico, fu quella compiuta dal castellazzese, “martire della libertà”, Pietro Boidi, che come ricorda Vittorio Rapetti fu una delle figure più significative della resistenza cattolica alessandrina. Tatiana Agliani con il consueto saggio-racconto fotografico, riflette sulla povertà culturale e politica della Repubblica sociale che emerge anche dalla sua propaganda visiva. Roberto Lasagna invece ripercorre il cinema resistenziale francese, mentre Antonio Bechelloni si sofferma sulla partecipazione italiana alla resistenza in Francia, di cui Elisa Pareo ci offre uno spaccato, ricostruendo le vicende della comunità italiana emigrata nel Pas de Calais fra 1943 e 1945. Massimo Rapetti, invece, ricostruisce la scelta resistenziale della divisione Pinerolo, stanziata all’8 settembre 1943 in Grecia. Infine, pubblichiamo la memoria di Luigi Zoccola, ciabattino di Occimiano, che ci restituisce il percorso di chi, mancato l’appuntamento con la resistenza, rispose senza entusiasmo ai bandi della RSI. Il Quaderno si conclude con una riflessione di Antonella Ferraris su Norberto Bobbio a vent’anni dalla morte, un contributo di Alberto Drera sul dibattito sul lavoro in sede costituente e il racconto di un’esperienza didattica di Paolo Ferrari.
Qui il sommario e le recensioni pubblicate su questo numero.