L’archivio storico cartaceo si compone di un numero considerevole di fondi che offrono una grande ricchezza di informazioni per lo storico o il cittadino intenzionato ad approfondire lo studio della Resistenza nella nostra Provincia.
Costituitosi nel corso degli anni grazie soprattutto alle donazioni delle famiglie dei principali esponenti del movimento di liberazione della provincia, è stato fatto oggetto negli ultimi anni di un’intensa opera di valorizzazione, tesa a renderlo immediatamente visibile e fruibile ad una vasta utenza, pur nei limiti imposti dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali. Tale opera si è articolata nelle fasi di riordinamento, inventariazione, e infine riversamento dei cataloghi su supporto informatico.
L’arco cronologico degli atti spazia dalla fine del XIX secolo fino ad anni recentissimi, configurando decisamente l’archivio come testimonianza del mondo contemporaneo.
L’archivio più consistente, e anche l’unico di natura propriamente istituzionale, è quello dell’Ufficio Politico Investigativo della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale: una vera miniera di informazioni sia sulla struttura e il funzionamento di quest’organo poliziesco del regime, sia su buona parte dell’opposizione clandestina che sfocerà nella Resistenza, schedata da quest’organo in una serie di casellari.
Una serie di fondi contengono preziose informazioni sugli episodi della guerra partigiana: in primo luogo il fondo Giampaolo Pansa, sul cui materiale Pansa stesso si è basato in gran parte per la stesura dell’opera Guerra partigiana tra Genova e il Po; poi i fondi Divisione Mingo e Formazioni partigiane.
Di notevole importanza è anche il fondo Albert Materazzi, che raccoglie informazioni su alcune missioni alleate, raccolte per la preparazione del volume Americani dell’OSS e partigiani della 6. zona ligure.
Di notevole importanza anche il fondo Associazione Nazionale Partigiani Italiani, federazione provinciale di Alessandria: un vasto archivio contenente documentazione sull’attività della Federazione provinciale di Alessandria dell’ANPI, di moltissime sezioni di comuni della provincia e delle principali formazioni partigiane che operarono in territorio alessandrino.
Molti, anche se in genere di piccola estensione, sono gli archivi personali, che ci permettono di ricostruire le vicende di alcune personalità di spicco dell’antifascismo alessandrino. Tra essi un posto di rilievo va senz’altro ai fondi:
- Livio Pivano, che ricostruisce le vicende biografiche del Prefetto della Liberazione.
- Walter Rivera, l’amministratore del rione Cristo.
- Giovanni Oreste Villa, ricchissimo nucleo documentario prodotto da uno dei massimi esponenti dell’antifascismo e del partito comunista alessandrino, che comprende le lettere dal carcere scritte alla moglie Placidina Sala.
- Franco Inverardi e Biografie PCI Novi Ligure: documenti sulla vita della sezione di Novi Ligure del Partito Comunista Italiano, riordinati per cura di Cecilia Bergaglio;
- Archetti Maestri: Il fondo raccoglie la corrispondenza epistolare tra Pietro Maestri, lavoratore italiano nella Germania nazista, e la moglie Angiolina Archetti, e tra questi e i loro familiari.
Da segnalare la presenza nei fondi di molti numeri completi di pubblicazioni rare, tra cui “Il Risveglio”, giornale del Partito d’Azione Alessandrino, conservato nel fondo Pivano, e “L’Alba”, giornale dei prigionieri di guerra italiani nell’Unione Sovietica, conservato nel fondo Carnevale, nonché di numerosi volantini, opuscoli, ciclostilati.