Kalymnos la ribelle. I 31 anni di occupazione…
All’interno del più ampio vuoto di memoria della storia del colonialismo italiano, forse ancora meno conosciuta e maggiormente trascurata dalla storiografia è la storia dell’occupazione del Dodecaneso.
Pochi, e spesso legati a singoli aspetti o periodi, sono i saggi dedicati a queste «dimenticate» isole dell’Egeo. Rare le opere che ci possano dare una ricostruzione d’insieme attendibile.
Visti gli scarsi studi, ad oggi rimane non semplice ricostruire la storia politica e sociale su quello che doveva essere un possedimento che l’Italia doveva occupare «temporaneamente» e invece si ritrovò, quasi “occasionalmente”, ad amministrare per oltre trent’anni.
Il libro di Maria Elisa Pirattoni ci offre, grazie a un’opera di sintesi e alla documentazione inedita proveniente dall’archivio comunale di Pothia, capoluogo di Kalymnos, la possibilità di conoscere alcuni aspetti poco noti dell’unica “colonia bianca” posseduta dagli italiani.
Il 9 maggio 1945, con lo sbarco delle truppe inglesi, l’Italia perse la sua sovranità sulle isole, che poi sarà sancita il 10 febbraio 1947 con la firma a Parigi del trattato di pace. L’articolo 14 del trattato stabilì il definitivo passaggio del Dodecaneso alla Grecia e la sua smilitarizzazione. Gli italiani ancora presenti dovettero essere rimpatriati entro il 1° settembre seguente.
Molti profughi dell’Egeo hanno portato con sé un ricordo nostalgico e spesso disincantato, mentre nelle memorie degli abitanti delle isole è diffuso un ricordo positivo del periodo di Lago e negativo per quello di De Vecchi.
Per quanto riguarda la storiografia pochi sono gli studi in corso: un silenzio post-coloniale che, a partire da questo libro, speriamo possa essere superato.
(dalla postfazione di Costantino Di Sante)
Maria Elisa Pirattoni Koukoulis, Kalymnos la ribelle. I 31 anni di occupazione italiana del Dodecaneso (1912-1943), Recco – Genova, Isral – Le Mani, 2013