La resistenza europea nei campi di concentramento
Hermann Langbein (Vienna, 1912-1995), ha fatto parte delle Brigate Internazionali in Spagna ed è stato internato in diversi campi di concentramento nazisti tra cui Dachau e Auschwitz. Nel dopoguerra è stato Segretario del Comitato Internazionale dei Deportati nei Campi di Concentramento.
Il suo libro più noto è Uomini ad Auschwitz, conosciuto e studiato in tutta Europa, tradotto in italiano grazie all’impegno di Primo Levi. È considerato uno dei testimoni più significativi del panorama della deportazione europea.
I tre capitoli scelti e tradotti per questo libro sono tratti dal suo volume, scritto nel 1980 … non come pecore al macello. La Resistenza nei campi di concentramento nazionalsocialisti 1938-1945, inedito in Italia.
Il libro descrive un punto di vista meno conosciuto della vita quotidiana dei campi, la resistenza interna alla struttura di potere nazista, con particolare riferimento alla lotta feroce e sanguinosa tra Rossi e Verdi, tra politici e criminali per il controllo delle posizioni chiave all’interno dei campi.
Un’occasione per riflettere, grazie a Langbein, sul significato profondo che ebbe la Resistenza anche in un universo apparentemente senza speranza.
“La ragione principale della perseveranza della memoria è che da ciò derivi la speranza che anche in situazioni estreme il sentimento di umanità sia più forte della sua mancanza” (Langbein).
Hermann Langbein, La resistenza europea nei campi di concentramento nazisti. NON COME PECORE AL MACELLO a cura di Cesare Manganelli, Alessandria, Falsopiano – Attraversare il tempo, 2023.
La pubblicazione del volume è stata realizzata grazie al contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali