La Resistenza in Val Borbera e in Val Curone…
«Confesso che mi è venuta voglia di ricostruire i fatti della battaglia di Cantalupo del 2 febbraio 1945 per le polemiche che, ogni anno, si rinnovano in occasione della commemorazione.
Queste polemiche riguardano soprattutto il punto esatto in cui cadde, colpito a morte, Fiodor Poltaev, un partigiano russo, durante lo svolgimento dello scontro con i tedeschi e i ‘mongoli’.
Un cippo a ricordo di Fiodor era stato collocato più a monte dell’attuale monumento, ma era poi stato sepolto da una grossa frana, che aveva modificato l’aspetto del pendio e il percorso della strada provinciale. Fiodor, per questo suo atto di eroismo, fu poi insignito della medaglia d’oro al valor militare della Repubblica Italiana e fu proclamato eroe dell’Italia e dell’Unione Sovietica.
Successivamente si è avviato un rapporto costante tra la Russia e il Comune di Cantalupo Ligure, per cui, negli anni, molte delegazioni russe hanno visitato la Val Borbera e molti valborberini hanno trovato cordiale ospitalità in terra di Russia.
La battaglia di Cantalupo è una delle più importanti avvenute nella nostra valle, anche perché caratterizzata dalla difficile situazione in cui si trovavano le formazioni subito dopo i tremendi rastrellamenti invernali. È stata di fondamentale importanza, in quanto ha sancito il predominio definitivo nel territorio delle forze della Resistenza. Ciò ha recato lustro alla nostra valle e rinomanza ai partigiani che vi avevano combattuto la battaglia.
Nella ricerca dei testimoni oculari mi sono accorto di aver lasciato trascorrere troppo tempo; molti protagonisti purtroppo erano già deceduti. Di questo mi rammarico profondamente, perché avrei potuto rendere omaggio alla gente della mia terra, che ha coraggiosamente affrontato quei tempi duri della lotta partigiana, che io, allora ragazzo, non avevo capito nella loro interezza. Ho dovuto, di conseguenza, ricorrere alle numerose documentazioni e pubblicazioni che ricordano la Resistenza in questa zona, allora chiamata la Sesta zona operativa ligure, che si estendeva dall’ovadese al novese e dal tortonese fin oltre la Valle Staffora, la Val Curone, la Val d’Aveto e il genovesato.
Da queste letture ho tratto il convincimento che la Resistenza è stata un vero e grande movimento di popolo, a cui ha partecipato tanta e tanta gente della nostra valle. Ho deciso così di allargare la mia indagine e di ricostruire gli avvenimenti, accaduti nella nostra zona dal settembre 1944 alla battaglia di Cantalupo del 2 febbraio 1945, collegandoli a fatti regionali e nazionali, e inserendo così la gente della mia terra in quella lotta corale e tenace che ha condotto l’Italia alla liberazione, alla democrazia, al rispetto dei popoli.
Un poema epico di antieroi che, con una resistenza tenace e generosa, sconfissero dittatura e oppressione.»
l’autore Giovanni Daglio
Giovanni Daglio, La Resistenza in Val Borbera e in Val Curone. Settembre 1944 – febbraio 1945. La battaglia di Cantalupo, Paderno Dugnano – Milano, Cooperativa Colibrì s r.l., 2006