Moncestino e dintorni: 1940-1946. Storia e memorie
La ricerca di Maria Teresa Pozzo e Marilena Vittone pone la lente d’ingrandimento su di una piccola comunità del Basso Monferrato casalese, Moncestino, sulla sponda destra del Po, nell’estremo lembo della provincia alessandrina ai confini con quella di Torino.
Un paese di poche centinaia di abitanti che ha pagato caro l’appoggio dato ai “ribelli” e che ripetutamente, nei venti mesi della lotta armata partigiana, si vide invadere dagli sgherri nazifascisti e mettere a ferro e fuoco, come nella rappresaglia del novembre 1944, appena un mese dopo la strage perpetrata dai tedeschi nella vicina Villadeati, con l’uccisione di civili inermi e il sacrificio dell’eroico parroco Ernesto Camurati.
In due anni di amoroso e appassionato lavoro, sono state raccolte quaranta testimonianze di persone del luogo, di varia età, che erano in vario modo e a vario titolo presenti all’epoca dei fatti, dal comandante partigiano al contadino, dal soldato di leva alla negoziante, dalla contadina che alloggiava renitenti e sbandati allo scolaro della Gioventù Italiana del Littorio, dalla figlia del deportato alla cameriera, dal bracciante al disertore.
Sono ricordi personali, ma tutti insieme formano un coro, un flusso pacato e intenso di memorie condivise che fanno pensare alla celebrazione di un rito: qualcosa di simile al fabulare arcaico delle veglie notturne nelle stalle: confessione pubblica dei peccati, condivisione e metabolizzazione di esperienze traumatiche, rafforzamento del senso di identità locale.
Dalla prefazione di Franco Castelli
Maria Teresa Pozzo e Marilena Vittone (a cura di), Moncestino e dintorni: 1940- 1946. Storia e memorie, Recco-Genova, Le Mani-ISRAL, 2007).