Quando i tetti erano bianchi
L’opera è il risultato di un lavoro che, nel corso di alcuni anni, ha attraversato fasi diverse: la raccolta delle testimonianze orali dei protagonisti superstiti, l’analisi dei documenti d’archivio, l’elaborazione di una interpretazione storica che potesse essere un primo significativo contributo alla ricostruzione del passato recente della città di Casale e del Basso Monferrato.
Un passato fatto di scontri, passioni violente, lotte ideologiche e battaglie per la sopravvivenza uguali a quelle di tante altre regioni eppure differenti e peculiari di una zona composta di pianura e di collina, di cave e fabbriche di cemento tra filari di viti e distese di grano e di riso.
In mezzo, una città dai tetti bianchi, riconoscibile da lontano, subito identificabile per i bombardieri americani che la sorvolavano per distruggerne gli insediamenti e quel ponte ferroviario che fino alla fine ha resistito con la stessa caparbietà del contadino e del cavatore sopravvissuto alla fame, agli stenti e alle guerre.
Fabrizio Meni, Quando i tetti erano bianchi. Casale e il Basso Monferrato dal fascismo alla resistenza, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2000