Un paese ricorda. Colonne di Cantalupo Ligure…
Il 2 febbraio 1945 quattordici abitanti di Colonne e di Cantalupo Ligure furono presi, per rappresaglia, come ostaggi dai soldati invasori della Divisione Turkestan e trattenuti per alcuni giorni a Borghetto Borbera, con grande preoccupazione per la loro sorte.
Dopo difficili trattative, condotte da don Luigi Bruno, allora giovane coadiutore del Parroco di Cantalupo Ligure e Cappellano della Brigata Oreste, il giorno 7 gli ostaggi poterono tornare alle loro famiglie. Da allora, ogni anno il Paese ne ricorda la liberazione.
Il libro ricostruisce la vicenda attraverso diverse testimonianze, soffermandosi sulla capacità di una comunità ferita di reagire alla violenza della guerra con una partecipazione corale, che ha accumunato tante donne e uomini della Valle.
Il comportamento della popolazione costituì un esempio, tra i tanti, di resistenza civile.
Sullo sfondo della narrazione si profilano le drammatiche scelte esistenziali, etiche, politiche del periodo e, in primo piano, si stagliano le lotte dei partigiani della Sesta Zona Operativa, dai durissimi rastrellamenti dell’inverno 1944-45 (l’inverno dei “mongoli”) fino alla battaglia di Cantalupo del 2 febbraio 1945 che segnò di fatto il definitivo controllo dell’Alta Valle da parte dei patrioti.
Nella conclusione, l’autore richiama il dovere della memoria, in quanto le lotte dell’antifascismo e della Resistenza, intese come premesse della Costituzione Repubblicana, non hanno perduto la loro attualità e costituiscono un punto di riferimento essenziale per la formazione delle giovani generazioni.
Gian Luigi Pallavicini, Un paese ricorda. Colonne di Cantalupo Ligure 2-7 febbraio 1945, Le Mani, Recco – Genova 2009